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mercoledì 15 giugno 2011

Smania verde e blu

Quindici di Giugno, caldo bestiale, tre libri da studiare, stanchezza cosmica arretrata.
Mal di vivere a go go.

Però ecco, che soddisfazione che mi dà pensare al referendum, a quel cinquantasei fottuto percento di gente che è andata a votare domenica e lunedì invece che andare al mare!
In barba a tutti i giochetti per farlo saltare, cambiare, slittare, annullare!
Avevo fatto un patto con me stessa: se anche stavolta fosse andata male avrei considerato seriamente il trasferimento all'estero. Senza scherzi, mi sembrava l'unica alternativa: la fuga preventiva o un destino di regime nucleare-privatizzato-ingiusto.
Fortunatamente non dovrò mantenere fede alla promessa, per adesso.
C'è ancora vita in questo paese, pare.
Speriamo che duri. Speriamo che non ci si faccia imbrogliare dall'ennesimo biscottino ("Meno tasse per tutti") e che ci si renda conto che non è cambiato granchè. Il coltello non l'abbiamo ancora noi dalla parte del manico, la melma è sempre quella ed è necessaria una bonifica più profonda, a cominciare dalle nostre coscienze civili.
I primi passi vanno nella giusta direzione.

Comunque, parlando d'altro.
Ho tre cose che mi ronzano per la testa in questi giorni: i Blues Brothers, il Chili con Carne e la fotografia.
Nell'ordine i BB perchè con la mia band stiamo cerando di metter su "Twist it" e ormai me la sogno la notte, il Chili perchè ho comprato qualche etto di fagioli neri qualche tempo fa e ora voglio darmi alla cucina messicana (clima ideale, dopotutto), e la fotografia perchè la sto trascurando troppo (un po' come tutto il resto) a causa dello studio che mi pressa parecchio (e se voglio levarmi dall'università in tempi decenti devo darmi una mossa).

In sostanza, smanio perchè vorrei fare un milione di cose e invece finisce che non ne faccio nessuna. E "sentire il tempo sprecato" è il male di vivere più doloroso, per me. Specialmente se fuori c'è un cielo blu e un prato verde.

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